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mercoledì 30 giugno 2010

UN ANNO DI INDICE MAB

Il 30 giugno rappresenta una data importante per l' Indice MAB, perchè è esattamente un anno fa che veniva registrata, primo caso per un questionario scientifico, la licenza Creative Commons che lo contraddistingue.
Abbiamo deciso quindi di scegliere questo giorno come ipotetico compleanno del nostro strumento e vogliamo festeggiarlo cambiando la grafica del nostro blog: mettiamo un vestito nuovo per una data importante.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a creare l' Indice MAB, ma anche a quelli che ci hanno contattato, che hanno visto e usato il Blog e che stanno lavorando per la ricerca sullo stress lavoro correlato utilizzando il nostro strumento.
C'è ancora tanto da fare.
 

Grazie.

venerdì 25 giugno 2010

STRESS LAVORO CORRELATO, SI AVVICINA LA SCADENZA. Proviamo a fare un pò di chiarezza: chi deve fare la valutazione?

A poco più di un mese dall'ora X (1 agosto 2010), quando, cioè, tutte le aziende dovranno partire con la valutazione del rischio da stress lavoro correlato, cerchiamo di fare chiarezza sui punti caldi di tale obbligo normativo.
La domanda più frequente, insieme a quella relativa agli strumenti da utilizzare, è sicuramente "a chi affidare la valutazione"?
Premetto che, come sempre accade quando si individua un nuovo rischio professionale (e quindi si deve pagare qualcuno per effettuarne la valutazione), il risvolto economico della faccenda ha nettamente prevalso sull' intento preventivo, ragion per cui si è assistito a un moltiplicarsi esponenziale di figure più o meno qualificate (quando non del tutto inqualificate) che si propongono come gli UNICI autorizzati a svolgere l' arduo compito. Girovagando su internet i forum sono pieni di psicologi (se è un forum di psicologia), di Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (se è un forum di Tecnici della Prevenzione), di Medici Competenti e di non ben identificati "Centri Specializzati" che rivendicano il dono divino di valutatori, con alcune (a mio avviso) assurdità. Ho letto ad esempio (forum opsonline) che è più qualificato uno psicologo che ha una laurea triennale e ha fatto un corso di una settimana rispetto a un medico del lavoro con 6 anni di laurea e 4 (ora 5) di specializzazione e addirittura qualche RSPP (forumsicurezza) che vanta una maggiore qualificazione rispetto al medico competente per il solo fatto di possedere (oltre a una laurea, di solito in ingegneria) anche l'attestato di partecipazione al corso di specializzazione Modulo C, della durata di 24 ore (!!!!).
Questi, come spero, sono solo degli eccessi, dettati dalla volontà di escludere una delle figure della prevenzione dall' affarone della valutazione dello stress, infatti anche in questi forum qualcuno più onesto ammette la propria ignoranza e rimanda il compito a figure più qualificate o quantomeno non ne esclude nessuna, ma già troppe aziende (ancora prima che parta la valutazione) si sono affidate a soggetti che si sono cimentati nel compito senza averne le conoscenze o le competenze.
In realtà, ma questa come sempre dico è la mia opinione personale, i "lucratori dello stress" possono stare tranquilli, perchè nel gusto approccio alla prevenzione dello stress (che è il VERO obiettivo della normativa e non la valutazione come tutti credono) non va esclusa nessuna di queste figure: SE l'interesse è la salute del lavoratore allora è fondamentale che tutte le professionalità disponibili collaborino insieme.
Ciò che è certo è che in nessun caso può essere escluso il medico competente; infatti, poichè a livello legislativo lo stress è un fattore di rischio professionale come tutti gli altri, è soggetto alla valutazione che, PER LEGGE, (Art 29 D.Lgs 81/2008) va effettuata dal datore di lavoro "in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente", e dei tre quest'ultimo è l' unico con competenze mediche. Anche l'Accordo Quadro Europeo sullo Stress Lavoro-Correlato, che è alla base della normativa italiana sul tema stabilisce (Punto 6) che SOLO "qualora la presenza di esperti all’interno dei luoghi di lavoro dovesse risultare insufficiente, possono essere designate consulenze esterne".
Anche secondo TUTTE le linee guida sullo stress (Regione Lombardia, Regione Piemonte, ISPESL, INAIL, ecc) il medico competeente è una figura fondamentale che non può essere esclusa per obiettivi economici, anzi, come consulente del datore di lavoro sui temi sanitari può segnalare quei casi in cui, se necessario, si può richiedere l'aiuto di un professionista esterno. Il medico competente infatti conosce l'azienda e i suoi fattori di rischio, conosce tutti i lavoratori e tutte e loro patologie e in più ha tutte le conoscenze mediche per intervenire qualora lo ritenesse necessario.

Sperando di chiudere la polemica, espongo la mia personale opinione sul problema: la valutazione è solo un primo passo, da ripetere periodicamente, per verificare i livelli iniziali di stress e successivamente l' efficacia delle misure di prevenzione ed è su quest'ultime che si dovrebbe concentrare l'attenzione di tutte le figure che si occupano di sicurezza sul lavoro. Allora si che oltre al Datore di Lavoro, al RSPP e al Medico Competente, andrebbero coinvolti psicologi (con esperienza occupazionale, preferibilmente), esperti di formazione per la gestione dello stress, ma ancor prima gli RLS (di cui tutti si sono dimenticati) e SOPRATTUTTO i lavoratori.

lunedì 14 giugno 2010

CONVEGNO STRESS LAVORO-CORRELATO IN CAMPANIA

Si svolgerà a Napoli, il 30 giugno 2010 presso la Sala Convegni dell' Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia, in via Riviera di Chiaia n. 9, un Convegno sul tema della valutazione dello Stress lavoro-correlato, organizzato dall' ASMECO, l' Associazione dei Medici Competenti Campani.
Nel corso del convegno saranno affrontati gli aspetti operativi e organizzativi della valutazione del rischio in rapporto alla tipologia ed alle dimensioni delle aziende: oltre che offrire elementi di riferimento si cercherà di far luce sulle principali problematiche e criticità del processo di valutazione.